Intervista Huno

Ciao ragazzi e benvenuti su A Place For Us.
- Presentateci la formazione, e come nascono gli Huno.

La formazione del gruppo ultimamente ha subito e subirà alcune variazioni, il progetto iniziale (Hacienda) era un trio (batteria, basso, chitarra/voce) poi l'originale bassista è stato sostituito da Alessandra Barbero, con noi da qualche mese e in più si è aggiunto un quarto elemento alle chitarre e voci; questo ci ha permesso di poter permetterci un approccio diverso sui pezzi, potendo creare sonorità più ampie e dandoci la possibilità di inserire altri strumenti quali pianoforte e synth.

- Il nome è molto curioso, come nasce? e che significato ha per voi?

Con la nuova formazione si è reso necessario identificarci con un nuovo nome, abbiamo voluto mantenere un riferimento con il vecchio (Hacienda) e quindi mantenendo la H iniziale (che come logo ci ha distinti per gli anni di attività del trio) abbiamo pensato a HUNO come termine che indica una singola unità, composta a sua volta da 4 lettere quanti sono i membri, l'originalità del nome ci ha poi portati a sceglierlo come definitivo.



- A breve uscirà il vostro nuovo Ep "Spessi Muri Di Plastica", cosa dobbiamo aspettarci? Parlatecene un pò.

Il disco è già nelle nostre mani e verrà presentato sabato 17 Dicembre al Circolo Ratatoj di Saluzzo. E' un disco che ci ha fatto lavorare molto dandoci a sua volta moltissime soddisfazioni...all'interno di esso si trovano 6 tracce che racchiudono ogni singolo momento che ha caratterizzato i vari momenti del gruppo, toccando i cambi di formazione e di set up strumentale; anche se si tratta del primo EP lo sentiamo comunque con un album di passaggio tra quello che è stato e quello che sarà; riascoltandolo è come guardarsi allo specchio, dove si vede chiaramente quello che hai alle spalle e nello stesso momento ci stimola nel lavorare verso nuove strade.



- Chi è il compositore principale dei vostri testi? e di cosa parlano?

Il compositore è Giacomo, voce, chitarra e piano di Huno. Si tratta di testi introspettivi per la maggior parte (Giorno Grigio, Pioverà, Le Mie Mani) o di immagini mentali legate a situazioni e persone comunque reali (Spessi Muri di Plastica, Profonde Tracce, In Duello Libero)



- Quali sono i gruppi che influenzano il vostro sound e, se ci sono, quali musicisti influenzano il vostro personale stile musicale?

Ascoltiamo tutti molta musica, dai cantautori al rock, dal folk alle sonorità più elettroniche, sforando raramente nel Reggae, Metal…

Sono tanti gli artisti che ammiriamo ma questo non vuol dire che siano per forza “citati” nel disco, per rispondere alla domanda segnaliamo pilastri quali Queen, Red Hot ma un grosso spazio è dedicato a Battisti, Bluvertigo, farei seguire l’”eccetera” dal segno infinito



- Parlando di "live": quanta importanza ha per voi rispetto allo "studio"?

Ma, se con studio intendiamo il lavoro di produzione che antecede un live, è importantissimo. Siamo molto rigidi sulle prove pre concerto perché è in questi momenti che il gruppo crea, i live sono lo sfogo a tutto ma anche veri e propri esami, sempre diversi per situazioni, stati mentali, fisici, resa…è ciò di cui un bravo musicista debba cibarsi in abbondanza.



- Due parole sulla scena cuneese underground?

Inutile parlare di quello che la città offre o non offre, quello di cui si discute poco è il fermento che si muove per conto proprio. Chi segue la scena lo sa, ci sono delle realtà davvero molto interessanti, da gruppi musicali di diversi generi ad associazioni che lavorano moltissimo per proporre e far restare viva la scena. E' davvero un mondo nascosto, non certo per propria decisone.



- Di quale canzone famosa avreste voluto essere gli autori?

Domanda troppo difficile! Credo non esista una risposta sola, ma posso dirti che in questo momento sto pensando a "La Cura" di Battiato.



- Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.

Se comprate il nostro disco sarete esenti dall'ICI sulla prima casa.